abril 24, 2024

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Giovanni Brusca, il «killer del popolo» della mafia siciliana, rilasciato dopo 25 anni di carcere

Bruska, 64 anni, è stato arrestato nel 1996, quattro anni dopo l’attacco che ha ucciso Falcon, sua moglie e tre poliziotti. Passando all’abbigliamento statale, ha aiutato i pubblici ministeri a fare campagna contro i clan di Cosa Nostra.

L’omicidio Falcon, seguito due mesi dopo dal giudice istruttore antimafia Paolo Borsellino, è stato uno degli eventi più noti della lunga e violenta lotta italiana alla criminalità organizzata.

Brusca, noto come il «People Killer», ha ammesso il suo ruolo in più di 100 omicidi, tra cui la morte di un ragazzo di 14 anni, Giuseppe Di Matteo, ucciso e sciolto nell’acido perché figlio di un detective della mafia.

«Ha collaborato con la giustizia solo per ottenere i benefici, e non è stata una scelta personale e intima», ha detto al quotidiano Corriere della Sera Rosaria Costa, la vedova di un poliziotto ucciso nell’attentato al Falcon.

Maria Falcon, la sorella del giudice, si è detta «rattristata» dalla notizia, ma che la legge ha dato a Brusca il diritto di lasciare il carcere.

Bruska ha fornito agli investigatori informazioni su diversi attacchi fatali a Cosa Nostra negli anni ’80 e ’90 e ha testimoniato in un processo su presunte trattative tra funzionari italiani e bande per fermare gli attentati.

I media italiani hanno riferito che Prosca – che ha già usufruito in diverse occasioni di un congedo temporaneo dal carcere – sarà rilasciata per un periodo di quattro anni.

«Indipendentemente da ciò che si potrebbe pensare delle atrocità che ha commesso all’epoca, c’è stata collaborazione … Non dimentichiamo che ha fornito informazioni sugli attentati sia in Sicilia che in Italia continentale», ha detto a Reuters il procuratore antimafia Federico Cafiero de Rahu. .

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«È chiaro che i giudici credevano che questo fosse il periodo di reclusione appropriato», ha aggiunto.

Diversi politici italiani hanno denunciato il rilascio di Brusca.

«Questa non è la» giustizia «che gli italiani meritano, ha detto Matteo Salvini, capo della Lega di destra, che guida le urne.