abril 23, 2024

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L’Opera Vivaldi ottiene la sua prima scena a Ferrara, in Italia, circa 300 anni dopo

ROMA – La Chiesa cattolica e la città di Ferrara, nel nord Italia, hanno fatto pace con Antonio Vivaldi giovedì dopo che l’arcivescovo della città ha annullato di fatto la rappresentazione di una delle sue opere, indebitando il leggendario compositore barocco durante i suoi ultimi anni di esilio.

L’arcivescovo di Ferrara Giancarlo Perego ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione di Vivaldi nell’arena pubblica della città, salutata dal direttore artistico del teatro come un «gesto meraviglioso» che avrebbe sanato il passato e messo in risalto una delle opere meno conosciute di Vivaldi.

«Vogliamo recuperare ciò che è stato sottratto a Vivaldi a Ferrara», ha detto Marcello Corvino all’Associated Press prima della prima de «Il Farnace», che racconta la tragica discesa di King Forces II.

Secondo gli storici, alla fine degli anni 1730, il cardinale ferrarese Tomaso Rufo bandì Vivaldi dalla città perché Vivaldi, il sacerdote cattolico ordinato, aveva smesso di celebrare la messa e si diceva avesse una relazione con una delle sue cantanti, Anna Giro. La decisione significò di fatto l’annullamento della prevista produzione carnevalesca del 1739 di Vivaldi de «Il Farnace», che aveva già riscosso successo in Italia e non solo.

Vivaldi, infatti, non celebrava la messa perché soffriva da tempo di problemi respiratori, e il suo rapporto con Giro era con qualsiasi musicista con il suo cantante solista, mentre Giro lavorava come infermiera per il compositore sofferente.

Corvino ha detto che la cancellazione è stata un disastro finanziario per Vivaldi perché aveva già pagato per la produzione e stava già vivendo una crisi a causa della mancanza di supporto per il suo lavoro strumentale.

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