abril 20, 2024

Telecentro di Bologna e dell'Emilia-Romagna

Manténgase al tanto de las últimas novedades de España sobre el terreno

Gli indizi sulle origini di Covid-19 includono un campione di pelle anonimo in Italia

MILANO — Nella ricerca per capire come è iniziata la pandemia di Covid-19, un mistero persistente è una donna italiana che i ricercatori dicono di non poter più trovare.

I membri di un team guidato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che studia le origini del virus vogliono indagare sul caso di un milanese di 25 anni che nel novembre 2019 ha visitato un ospedale con mal di gola e lesioni cutanee: sintomi di una malattia che non essere scoperto nella città di Wuhan in Cina per un altro mese. Ha lasciato un campione di pelle, più piccolo di un centesimo, che in due test condotti più di sei mesi dopo ha prodotto tracce del virus Covid-19, secondo una ricerca pubblicata a gennaio dal British Journal of Dermatology.

Ulteriori studi sul caso della donna, affermano gli scienziati, potrebbero aiutare a determinare per quanto tempo il virus stava circolando in Cina e altrove prima che scoppiasse un gruppo di casi al mercato del pesce di Huanan a Wuhan nel dicembre 2019. Il campione di pelle positivo al Covid-19, seduto nella cera nell’ufficio di un ricercatore a Milano, è un esempio degli indizi sparsi sui primi giorni della pandemia che l’indagine guidata dall’OMS sta portando avanti al di fuori della Cina, dove è iniziata la pandemia.

«Non puoi ignorarlo», ha detto la virologa olandese Marion Koopmans, membro del team guidato dall’OMS, riferendosi al caso italiano in un’intervista di aprile. Ha affermato che il caso offriva prove sufficienti per meritare un’indagine più ampia sulla diffusione del virus in Italia entro novembre 2019.

Il problema, dicono i ricercatori, è che nessuno di loro sa chi o dove sia. Il Policlinico di Milano e l’Università degli Studi di Milano, che hanno curato il suo caso, hanno dichiarato di non avere i suoi dettagli. Raffaele Gianotti, il dermatologo che l’ha curata, è morto a marzo, giorni prima che il team guidato dall’OMS chiedesse ulteriori ricerche sulla sua paziente. Il Covid-19 non ha causato la sua morte, ha detto sua moglie, Roberta Massobrio.

READ  Haley Pukeja se convierte en la nueva número 7 del Orlando Pride